Perché anche i più piccoli vanno incontro a questo problema? Come procedere?

Una delle domande che più frequentemente mi viene rivolta dai genitori quando, alla prima visita dal dentista, comunico che il loro bambino ha una carie è: ma le carie sui denti da latte si curano?
La risposta è DECISAMENTE SÌ! E le ragioni sono essenzialmente 3:

1) La carie profonda provoca dolore. Quando infatti i batteri che hanno provocato la carie, o anche solo le loro tossine, raggiungono la polpa innescano un processo infiammatorio denominato pulpite che è caratterizzato da un dolore fortissimo. Molto spesso, inoltre, anche i comuni antidolorifici sono inefficaci nel far passare il dolore, che si manifesta in particolare la notte o quando il bambino va a letto per l’aumento del flusso sanguigno alla testa e quindi ai denti.

2) La morte della polpa dentaria, conseguente alla carie, determinerà una infezione dell’osso intorno al dente. Questo si può manifestare con sintomi come il dolore alla masticazione o formazione di un ascesso dentario, ovvero gonfiore della zona intorno al dente dovuto all’accumulo di pus.

3) La perdita di un dente da latte in epoca troppo precoce a causa di una carie può causare malocclusioni. Questo perché uno dei compiti dei denti da latte è quello di mantenere lo spazio in arcata per il dente permanente che lo sostituirà. Dunque, Se un dente deciduo viene perso troppo presto gli elementi dentari contigui tenderanno a chiudere lo spazio lasciato libero con conseguente affollamento dentario.

La carie tuttavia continua a manifestarsi molto frequentemente nelle bocche dei nostri bambini, anche se in misura molto minore rispetto a prima.
Perché?
Le cause della carie sono:

1) La presenza del batterio responsabile, lo Streptococco Mutans. Questo generalmente è presente in tutti i cavi orali dal momento della eruzione dei primi dentini, ma può essere presente in colonie più o meno numerose.
2)Una dieta ricca di carboidrati semplici, in particolare gli zuccheri. In quanto questi vengono utilizzati dai batteri che creano un ambiente acido capace di demineralizzare i tessuti duri del dente.

3) Scarsa igiene orale. Una pulizia dei denti quotidiana non efficace, magari a causa del fatto che i nostri bambini non sanno come spazzolare o non sono in grado di farlo autonomamente, causa l’accumulo di batteri e residui alimentari. Ma anche l’assenza di controlli odontoiatrici può influire.
4) Alterazioni qualitative o quantitative della saliva. Infatti all’interno della saliva sono presenti delle immunoglobuline in grado di debellare in maniera più o meno efficace, a seconda dei soggetti, i batteri responsabili della carie.

Una delle abitudini scorrette molto diffuse in passato, che ha contribuito all’insorgere di carie multiple nei bambini, era l’uso del ciuccio imbevuto nel miele per ottenere un effetto calmante durante il sonnellino. Questa usanza, del tutto deleteria, permetteva ai batteri di avere nutrimento necessario durante tutta la notte, che dunque agivano indisturbati nella loro opera di “smantellamento,” dei tessuti mineralizzati dei denti. Per cui già a 3 anni I bambini avevano già I dentini da latte rovinati dalla carie.

Come prevenirle?
È possibile fare prevenzione della carie nei bambini attraverso diversi modi:

  1. Insegnare ai bambini le norme di una buona igiene orale. Appena spuntano I primi denti ai bambini bisognerebbe spazzolare o insegnare a spazzolarsi almeno dopo i pasti principali.
  2. Evitare il consumo frequente di cibi o bevande zuccherate. Sono infatti da preferire bevande o cibi contenenti caseina come latte e formaggi, mentre se proprio non si può fare a meno del dolce meglio consumarlo in un solo pasto piuttosto che suddividerlo per ingerirlo più volte durante il giorno.
  3. Abbassare la carica batterica nel cavo orale dei genitori per limitare la trasmissione al figlio. Nei casi in cui la madre o il padre siano soggetti molto spesso alla carie è possibile effettuare prevenzione già prima della nascita del bambino, sottoponendoli a cicli di collutori a base di clorexidina per diminuire la presenza batterica.

Come si curano le carie dei denti da latte?
Se proprio non siete riusciti ad evitare ai vostri figli l’esperienza della carie in dentatura decidua, non temete, è ancora possibile curarli attraverso una semplice ricostruzione, dopo aver eliminato il tessuto cariato, oppure addirittura devitalizzarli, se la polpa è andata in necrosi. Entrambi i trattamenti non danneggeranno il dente permanente se eseguiti correttamente. Tuttavia vi consiglio di intervenire sempre in maniera piuttosto tempestiva perché PREVENIRE è meglio che CURARE.

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