Quali sono le cause dell’alito cattivo? come posso fare per evitarlo? ora che ho questo problema, cosa devo fare?

Molti pazienti spesso mi chiedono durante la visita a cosa possa essere dovuta l’alitosi. Il problema è molto sentito soprattutto in quanto questo, quando si manifesta in maniera evidente, può ostacolare anche le relazioni sociali. Molto spesso dunque ci si interroga su quali possano essere le cause di questo disturbo, ma queste possono essere le più svariate e possono essere legate a fattori di ordine locale, ovvero relativi al cavo orale, o a fattori di ordine sistemico, ovvero patologie che interessano distretti distanti dalla bocca o addirittura l’intero organismo.

L’alitosi, tuttavia, non sempre è un segno generico di qualcosa che non funziona, talvolta infatti può considerarsi fisiologico. Infatti, in alcuni momenti della giornata come al risveglio al mattino è comune avere alito cattivo, dovuto al fatto che la diminuzione del flusso salivare, unito alla proliferazione batterica durante le ore notturne favorisce l’insorgenza dei cattivi odori.

Tra le cause di ordine sistemico che determinano l’alitosi vi sono alcuni stati parafisiologici e alcune patologie. Nel primo caso vanno annoverati sicuramente la scarsa idratazione, che influisce sul flusso salivare, e le diete iperproteiche, che portano alla formazione di corpi chetonici che si concentrano nella saliva ed essendo molto volatili conferiscono a questa il tipico odore di acetone. Alcune patologie sistemiche inoltre possono determinare alitosi, come il diabete, anch’esso responsabile della formazione di corpi chetonici risultanti dalla degradazione delle proteine, a causa del l’incapacità dell’organismo di utilizzare lo zucchero come riserva energetica. Altre condizioni patologiche, non sistemiche, che possono determinare alitosi sono i diverticoli esofagei, che si formano quando la parete dell’esofago si deforma fino a formare delle “sacche” nelle quali s iva a depositare parte del bolo alimentare ingoiato, che va incontro a putrefazione causando cattivo odore. Ancora, tra le cause dell’alitosi vanno annoverate delle cripte tonsillari troppo profonde in cui si depositano residui di cibo che non è possibile allontanare. Queste sono le più comuni cause di alitosi dovute a disturbi patologici, tuttavia esistono tante patologie che possono avere effetti sull’odore dell’alito. Tra le cause di ordine locale, ovvero legate al cavo orale ci possono essere:

– Carie profonde che contengono residui alimentari,
– Necrosi pulpito con sovrainfezioni batteriche,
– Ristagno di residui alimentari dovuto a restauri non congrui, elementi dentari fratturati o residui radicolari.
– Apparecchi ortodontici o protesici che favoriscano il ristagno del bolo alimentare – Igiene Orale scorretta

Molto spesso tuttavia, l’alitosi non è dovuta solo all’accumulo di batteri o di residui alimentari, talvolta lo stesso sanguinamento gengivale secondario alla cattiva igiene orale e all’accumulo di placca, conferisce all’altro un cattivo odore.
Cosa fare?
Sicuramente per capire quali sono le cause dell’alitosi, conviene per prima cosa eliminare le cause che possono determinare localmente l’insorgenza del cattivo odore, quindi curare l’igiene orale attraverso la pulizia dei denti domiciliare e professionale, eliminare le cause che possono determinare il ristagno di materiale alimentare tra i denti attraverso

ricostruzioni, estrazioni e devitalizzazioni. Allo stesso tempo sarà opportuno effettuare le dovute modifiche all’alimentazione attraverso una corretta idratazione ed alimentazione. Solo laddove queste manovre non abbiano contribuito a migliorare o ad eliminare completamente l’alitosi sarà opportuno fare indagini più approfondite. In ogni caso l’uso corretto dei presidi per l’igiene orale domiciliare, come lo spazzolino, il filo interdentale, l’idropulsore e il collutorio contribuiscono notevolmente a migliorare il carattere dell’alito anche in situazioni in cui la causa sia da ricercare in un luogo diverso dal cavo orale.

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