Quali sono i sintomi?Come preverderlo? Come posso curarlo?

Molto spesso capita di notare nel nostro cavo orale delle dolorose ulcere che a seconda della loro localizzazione e grandezza possono impedire anche la semplice masticazione. La loro insorgenza può essere talora ricorrente o verificarsi piuttosto raramente, ma tutti, almeno una volta nella vita, hanno provato questa fastidiosa esperienza, che per tale motivo rende l’Aftosi uno dei disturbi più frequenti delle mucose orali.

Cosa è un’afta?

L’afta non è altro che una soluzione di continuo della mucosa che riveste la bocca. Nei primi giorni ha l’aspetto di una semplice macchia rossa che diviene successivamente di colorito giallastro e si circonda di un alone rosso intenso. Questa lesione è benigna, ovvero tende a guarire spontaneamente nell’arco di alcuni giorni, e, soprattutto non è contagiosa, quindi niente paura!
Solitamente le lesioni, infatti, scompaiono nell’arco di 7-10 giorni portando alla guarigione completa, ma possono riverificarsi anche 3-6 volte nell’a di un anno.
Tuttavia sono proprio i disagi, primo Fra tutti il dolore, che comporta questa ulcera che la rende particolarmente sgradita, per cui qui di seguito analizzeremo le cause, i rimedi e la prevenzione.

Quali sono i sintomi?

Solitamente prima ancora che si manifesti visibilmente la lesione, questa è preceduta da un pizzicore o bruciore, che diventa man mano un dolore più o meno intenso. È proprio a causa di questo dolore che le principali funzioni della bocca, come quella di masticare, deglutire o parlare possono divenire difficili.

Quali sono le cause?

Ciò che provoca un’afta può essere banale e scatenato da fattori locali o avere origini un pò più serie e sistemiche.

Tra le principali CAUSE LOCALI ci può essere:
– trauma da spazzolamento
– masticazioni di cibi troppo duri e taglienti (la crosta del pane, patatine in busta…)
– ingestione di alimenti o bevande troppo caldi.

Tra le CAUSE SISTEMICHE si includono:
-Allergie alimentari
-sbalzi ormonali
-stress
-malnutrizione
-mancanza di vitamine
-predisposizione genetica.

Il meccanismo patologico che porta alla formazione delle afte non è ancora stato completamente capito, ma sembra coinvolga una risposta anomala del sistema immunitario.

Come evitarlo?

Sicuramente tentando di evitare le cause che ne causano la comparsa, ovvero:
1) utilizzare correttamente lo spazzolino, evitando traumi e usandone uno dalle setole non troppo dire.

2) evitare cibi troppo duri o croccanti o porre attenzione durante la loro masticazione.
3) cercare di far caso alla eventuale comparsa di lesioni in concomitanza dell’ingestione di cibi particolari
4)  evitare di introdurre in bocca cibi o bevande troppo caldi
5)  cercare di assumere frutta e verdura, alimenti ricchi di ferro e vitamine
6)  assumere integratori alimentari vitaminici, in particolare è stato dimostrato che la vitamina B12 aiuta a prevenire la ricomparsa delle lesioni
7) evitare contraccettivi orali, qualora sia evidenziabile una concomitanza temporale tra l’assunzione della pillola e l’insorgenza della lesione.

Quale è la cura?

Solitamente non è necessaria alcuna cura per la risoluzione del problema, dal momento che, come descritto in precedenza, questa gente ad auto risolversi nell’arco di 7-10 giorni. Inoltre evitare alcuni alimenti e bevante, come quelli troppo acidi, piccanti o frizzanti, che tendono ad irritare maggiormente la lesione, rende già di per sé più tollerabile i sintomi. Alcuni rimedi naturali, di cui ancora però non è stata dimostrata la reale efficacia sono: l’aloe vera, il mirto, La Rosa damascena, la nicotina. Le terapie farmacologiche che invece possono aiutare a migliorare I sintomi della patologia sono per lo più ad uso localizzato e consistono essenzialmente in:

– Cerotti o membrane barriera,

– Anestetici, analgesici, antinfiammatori topici
Entrambe le due categorie di medicamenti hanno la capacità di ridurre il dolore;

  •  Antisettici topici, che hanno il ruolo di impedire la contaminazione batterica della lesione.
  • Farmaci corticosteroidi ad azione lieve e moderata, hanno la capacità di ridurre l’infiammazione.
  • Farmaci che vengono assunti per ingestione e che hanno la possibilità di modulare il sistema autoimmune.

In ogni caso, qualora la lesione non dovesse guarire nell’arco temporale previsto o sia particolarmente dolorosa, sarà sempre meglio sottoporsi ad una visita specialistica dal proprio odontoiatra di fiduciaper la diagnosi differenziale con altre patologie che possono dare manifestazioni simili o per ottenere la cura più adeguata al proprio caso clinico.

Richiedi una Consulenza oppure prenota un appuntamento presso lo Studio Dentistico Di Caprio. CLICCA QUI