Laser in Odontoiatria: Verità e Falsi Miti

Il laser è una tecnologia sempre più diffusa in odontoiatria e, come spesso accade con le innovazioni, circola una grande quantità di informazioni, alcune corrette, altre decisamente errate. In questo articolo, vogliamo fare chiarezza su alcuni dei principali miti legati all’uso del laser nel mondo dentale, distinguendo ciò che è vero da ciò che è falso.

Il laser ti guarisce dalla parodontite? Falso.

Questa è una delle affermazioni più comuni e ingannevoli. La parodontite, o piorrea, è una malattia infiammatoria cronica causata da batteri che colpisce i tessuti di supporto del dente (osso e gengiva). Spesso ha una componente genetica, il che significa che la predisposizione è scritta nel tuo DNA. Nonostante il laser sia uno strumento prezioso nella gestione di questa patologia, non può guarirla completamente.

Il laser può, tuttavia, offrire un aiuto significativo:

-Disinfezione profonda: La sua energia è in grado di raggiungere le tasche parodontali, eliminando in profondità i batteri che i metodi tradizionali a volte non riescono a raggiungere. Questo riduce notevolmente la carica batterica.

-Azione antinfiammatoria: Il laser stimola il tessuto gengivale, contribuendo a ridurre l’infiammazione e il sanguinamento.

-Rigenerazione tissutale: Può favorire la formazione di un coagulo stabile durante il curettage (la pulizia delle tasche) e stimolare l’attacco epiteliale, ovvero la guarigione della gengiva, e una piccola rigenerazione ossea.

In sintesi, il laser è un alleato formidabile nella lotta alla parodontite, ma deve essere parte di un trattamento più ampio che include l’igiene orale quotidiana, sedute di mantenimento professionali regolari e, in alcuni casi, interventi chirurgici. La battaglia contro la parodontite è una lotta costante che va affrontata tutti i giorni.

Si possono curare le carie senza il trapano? Vero.

Se l’idea del trapano ti mette ansia, sarai felice di sapere che in molti casi il laser può sostituirlo. Il laser ad erbio è in grado di vaporizzare i tessuti duri del dente, come smalto e dentina, con una precisione micrometrica. Questo significa che il dentista può rimuovere il tessuto cariato senza l’uso del trapano o della turbina.

I vantaggi di questa tecnica sono molteplici:

-Minore dolore e ansia: Molti pazienti riferiscono un minor fastidio e una riduzione significativa o addirittura l’eliminazione del dolore, il che rende l’esperienza molto più confortevole, specialmente per chi ha paura del dentista.

-Nessuna vibrazione e rumore: A differenza del trapano, il laser non produce il tipico rumore e le fastidiose vibrazioni, rendendo la seduta molto più serena.

-Adesione superiore: Il laser prepara la superficie del dente in modo da rendere migliore l’adesione tra il restauro (la resina composita) e il dente, garantendo una maggiore durata del lavoro.

Il laser permette di fare una frenulectomia senza anestesia? Falso.

Un’altra falsa credenza è che il laser renda gli interventi chirurgici indolore, tanto da non richiedere l’anestesia. Questo è un mito pericoloso. La frenulectomia (l’asportazione di un frenulo troppo corto) è un taglio chirurgico che, anche se eseguito con il laser, necessita di anestesia locale per non sentire dolore durante la procedura.

Tuttavia, l’uso del laser in chirurgia offre dei benefici notevoli:

-Minor sanguinamento: Il raggio laser sigilla i vasi sanguigni mentre taglia, riducendo drasticamente il sanguinamento.

-Riduzione del dolore post-operatorio: Il laser ha un effetto analgesico e antinfiammatorio sui tessuti, il che si traduce in un minor dolore e un recupero più rapido nel post-operatorio.

-Guarigione più veloce: L’assenza di sutura (punti) nella maggior parte dei casi e la precisione del taglio riducono i tempi di guarigione e il rischio di infezioni.

Il laser può sbiancare i denti in una sola seduta? Vero, ma con riserve.

Il laser viene spesso utilizzato per sbiancare i denti in tempi molto rapidi. È vero che la luce laser accelera l’azione del gel sbiancante a base di perossido d’idrogeno, riducendo drasticamente la durata della seduta. In molti casi, una singola sessione può portare a un risultato visibile e soddisfacente. Tuttavia, è importante sapere che il mantenimento del risultato dipende molto dalle abitudini del paziente (fumo, consumo di caffè, tè, ecc.) e che il risultato finale non è eterno. Inoltre, l’utilizzo del laser in queste procedure può aumentare la sensibilità dentale, seppur temporaneamente. Il successo dello sbiancamento dipende più dalla concentrazione del gel e dalla corretta applicazione che non dal laser stesso, che agisce solo come catalizzatore.

Il laser è pericoloso per gli occhi? Vero.

L’uso del laser in ambito medico, compreso quello odontoiatrico, è strettamente regolamentato. È vero che la luce laser, se indirizzata accidentalmente verso gli occhi, può causare danni permanenti alla retina.

Per questo motivo, sia il paziente che il dentista e tutto il personale presente nella stanza devono obbligatoriamente indossare occhiali protettivi specifici durante l’intera procedura. Questo non deve spaventare, ma sottolinea l’importanza di affidarsi a professionisti competenti che seguono scrupolosamente i protocolli di sicurezza.

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